La scelta di Maria Teresa

 Nel 1775 l’imperatrice Maria Theresia, che nel 1771 aveva rifiutato a Mozart un posto alla corte di Milano, definendo lui e suo padre dei “mendicanti”, raccomanda caldamente Wenzel Pichl come compositore a loro assai superiore. Quest’episodio non ha certo portato fortuna a Pichl che, per una sorta di vendetta della storia, nonostante fosse un compositore di grande spessore, è stato quasi totalmente dimenticato.

Dal ’77, per quasi vent’anni, il compositore ceco si stabilisce a Milano divenendo uno dei successori di Sammartini. Nel 1796 i francesi invadono la città scacciando gli austriaci ed egli è costretto a tornare a Vienna.

Pichl rappresentò l’ultimo ponte tra l’estremo nord-est dell’impero austro-ungarico, dove Haydn lavorava presso la corte degli Esterhazy, e la città di Milano, dove ancora echeggiavano le note degli ultimi lavori di Sammartini.

Per una strana ironia della sorte tanto Pichl quanto Mozart, dedicarono sinfonie a miti che l’astrologia aveva consacrato ai pianeti. Il primo scrisse le sinfonie Saturn e Mars, il secondo la famosissima Jupiter.